Vi raccontiamo

FRAMMENTI DI VITA

FIGLI DI UN DIO MINORE

Catetere centrale venoso ”per noi Joy”

questo è il nome che gli ha dato Antonio Gabriele a soli 5 anni.

Un tubicino di silicone che parte dalla carotide, passa sotto la clavicola e spunta al centro

del petto del bambino, una ferita sempre aperta con un cerotto da cambiare

ogni settimana. Un utilissimo strumento che evita le punture.

La malattia arriva all’improvviso. Succede sempre più spesso…La prima domanda che si pongono i genitori dopo una diagnosi

di tumore o leucemia è : come glielo diciamo al nostro piccolo/a? All’insorgere della malattia e dopo la diagnosi…

si ammala tutta la famiglia. Per i genitori è impossibile capire e accettare una notizia del genere. Il primo pensiero è sempre

quello “che i medici si sono sbagliati”. Spesso tendono ad isolare il bambino/a per proteggerlo!

ma la nostra esperienza e la nostra convinzione è che invece questo bambino/a che andrà ad affrontare un periodo duro,

doloroso, quasi privo di socialità, faccia una vita il più possibile normale, affinchè possa adattarsi meglio al percorso terapeutico

ed affrontarlo con forza e con tanto coraggio. Sono resilienti, non si lamentano mai, sono dei super eroi e noi siamo solo spettatori.

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