Dopo una lunga ricerca, abbiamo trovato la definizione – DEFILIO –

 LA CASA DI JOY

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO

Benvenuti

PER CHI HA PERSO UN FIGLIO IL 29 DICEMBRE E' IL GIORNO DEDICATO

Abbiamo toccato con mano il dolore, ci ha attraversati, annientati e lo portiamo con noi ogni volta che respiriamo.

Sopravvivere al proprio figlio è inenarrabile, non ci sono parole.

 

Nessuno mai hai pensato a un dettaglio, come si chiama un genitore che perde un figlio?

Non siamo orfani, non siamo vedovi, non siamo…

Da lunghe ricerche finalmente abbiamo trovato:

– Defilazione –

la parola che definisce un dolore lacerante, la perdita di un figlio. Quell’evento innaturale che mai è stato definito se non in antiche definizioni.

Nessuno mai ha sentito il bisogno di istituire una giornata da dedicare ai genitori sopravvissuti.

Eppure non sono pochi coloro che si chiudono in un dolore spesso muto, denso di malinconia e un senso di vuoto impronunciabile.

La Casa Di Joy che conosce bene questo argomento, ha deciso di istituire questo giorno, il 29 Dicembre, un giorno di mezzo fra Natale e

Capodanno, quando la felicità delle vacanze pervade tutte le case, tutte tranne quelle che sopravvivono a una sedia vuota a tavola.

Un Vuoto che anno dopo anno cresce e non è vero che il tempo allevia il dolore, il tempo aggiunge un giorno in più alla mancanza, a come

sarebbe stato, a quale desiderio avrebbe espresso.

Il 29 Dicembre è il giorno dedicato al dolore malinconico della perdita di un affetto insostituibile,

(Come possibili corrispondenti italiani di questi termini ci sarebbero defiliato o defigliato, disfigliato e lo sfigliato) .

Dopo un’evento così nefasto, spesso la famiglia è logorata, svuotata, piegata. Gli umori sono alterati e spesso non si comunica il proprio dolore.

Nella coppia si crea un vuoto, non c’è più dialogo e qualche volta per pudore si nascondono le lacrime… per proteggere l’altro…

per verecondia. 

Noi della Casa di Joy in punta di piedi, proponiamo incontri

“solo” con genitori in lutto.

Percorsi per affrontare questo grande, immenso dolore e cercare di

trovare delle chiavi di apertura al mondo.

Per le coppie che non riescono a comunicare, qualche volta facciamo da

mediatori oppure ci affidiamo a un’abile professionista con

una lunga esperienza. I fratelli e sorelle.

La perdita non è solo del genitore e spesso questo aspetto è lasciato in

secondo piano, noi li rendiamo partecipi, anche con colloqui individuali

oppure li coinvolgiamo nelle nostre attività.

Tutta la famiglia va confortata, abbracciata e nel momento più buoi non

va lasciata da sola.

L’esperienza di aver vissuto lo stesso percorso, apporta la delicatezza d

i affrontare insieme le emozioni e mai parole fuori posto potranno

essere pronunciate, piuttosto si sta in silenzio.

Noi siamo quell’amico trasparente che c’è quando è il momento di

combattere e che lascia andare quando le anime trovano la loro strada.

SCOPRI DOVE SIAMO

Se siete genitori di bambini malati oncologici chiamateci, vi

accompagneremo in tutto il percorso, durante e dopo la malattia.

Se siete amici o conoscenti di genitori di bambini malati oncologici,

segnalate loro la nostra organizzazione. Facciamo rete!

Il peggior peccato verso i nostri simili non è l’odio ma l’indifferenza;

questa è l’essenza della disumanità.

Sono una mamma con due ali per volare lontano,

ma una delle due ali, troppo presto si è spezzata!

E allora, non posso fare altro che sognare a come sarebbe stato

il volo con le due ali.

Allo stesso tempo, mi prendo cura dell’unica ala che mi è rimasta.

Ma rimango una mamma mutilata.

Il pensiero va, a quell’ala spezzata e mi manca,

ogni volta che respiro.

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