Oggi più che mai
dovremmo omaggiare
tutti i medici che assistono
i bambini ammalati,
coloro che lasciano le loro famiglie
anche nei giorni di festa
per curare ed alleviare
la malattia e il il dolore
In altri tempi, oggi sarebbe stata una giornata fuori porta,
fatta di immagini al telegiornale di spiagge, di code in autostrada, di pic-nic in montagna.
Invece il 1° Maggio 2020 sarà ricordato come la festa mancata.
Ma il pensiero come sempre
va a chi comunque
non avrebbe festeggiato.
Ai bambini ricoverati in ospedale, ai piccoli esseri sopraffatti
dalla malattia, sofferenti,
arrabbiati, scontrosi,
scostanti, intrattabili.
Questi dolci fanciulli non hanno scelto di ammalarsi, non hanno avuto voce nell’essere rinchiusi in una stanza
e non poter godere dei raggi del sole che bacia loro il viso.
Subiscono le terapie, le trasfusioni, gli interventi e non ne possono più!
Questi bambini erano come gli altri, sono nati sani e vogliono ritornare come prima!!!
Amano giocare con i loro simili e cercano l’amicizia, l’aggregazione, odiano stare soli
ed è per questo che i laboratori e le feste della Casa di Joy sono sempre così numerose,
perchè si dà spazio alla felicità, ai sogni, si aiuta chi è in difficoltà e lo si mette a suo agio…
la chiave è rendere lieve almeno un giorno della malattia.
Ma la malattia non è fatta solo di bambini, è fatta anche di genitori disperati , angosciati, amareggiati,
fratelli e sorelle messi da parte per focalizzarsi sulla
“GRANDE PAURA”.